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Mindful eating. Ne siamo consapevoli?

Più volte al giorno, mangiamo. Ma ci rendiamo conto di cosa mangiamo? Ecco, questo è il punto centrale di quella che gli anglofoni, le persone che parlano inglese come madrelingua o come lingua principale, chiamano mindful eating e che è traducibile con consapevolezza alimentare. La mindful eating è un percorso educativo nato con lo scopo di rendere duraturo il dimagrimento ottenuto con diete ipocaloriche.

Tutto è nato dalla constatazione che solo il 3% delle persone coinvolte in un percorso dietetico riescono a mantenere integralmente il loro calo ponderale, percentuale che sale al 28% se ci si accontenta di mantenere solo il 10% del dimagrimento ottenuto.  

Questo percorso, educativo e di conoscenza, prevede diversi passaggi, ma il primo e più importante è costituito dal rendersi conto di quel che si mangia, del suo profumo, del suo gusto, del suo aspetto. Occorre dare ai nostri pasti il tempo che si meritano, mangiare lentamente, assaporando anche la consistenza e la succosità di ciò che mettiamo in bocca. Gli obiettivi sono: riuscire a trarre piacere anche dal consumo di piccole quantità di cibo, aumentare la conoscenza degli alimenti e, di conseguenza, fare scelte alimentari consapevoli. Senza fobie o sensi di colpa.

Al di là dei funghi velenosi, nessun alimento è escluso da un approccio consapevole. Si può mangiare di tutto, consci però anche degli aspetti negativi degli alimenti e quindi limitandone il consumo.

La mindful eating non può essere praticata autonomamente, ma va appresa con specifici percorsi, sotto la guida di un trainer, che oltre a tenere incontri, distribuisce anche i compiti da fare a casa. Questi esercizi casalinghi sono una parte fondante e fondamentale del protocollo. Essi sono di difficoltà crescente: si parte dal mangiare consapevolmente un pasto, anche uno spuntino, e si arriva ad applicare questo atteggiamento a tutto ciò che mangiamo. La consapevolezza alimentare viene costruita gradatamente, soffermandosi su di un senso alla volta (sapore, odore, colore, ecc.) e coinvolgendo anche le sensazioni legate al cibo e al mangiare: senso di fame e di sazietà, emozioni precedenti e seguenti il pasto ecc.

Una mindful eating completa include anche anche esercizi di meditazione strutturata ed esercizi di consapevolezza.

Insomma, relativamente al mangiare, noi condividiamo con gli animali solo gli aspetti meccanici e anche istintivi, ma quelli emotivi e razionali sono una prerogativa esclusivamente umana. Su questa basilare differenza si basa ciò che chiamiamo mindful eating.

Redatto da:

Filippo Rossi
Dipartimento DiANA – Sezione di Scienze degli Alimenti e della Nutrizione
Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali
Università Cattolica del Sacro Cuore, Piacenza

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