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Gli energy drinks sono la bevanda dei giovani?

Il troppo stroppia, anche quando si tratta di bevande energetiche. La maggior parte dei giovani consuma abitualmente bevande energizzanti, ma molti di loro non conoscono i rischi legati al loro consumo. Ma c’è un limite a tutto, anche agli energy drinks e in questo articolo ti spieghiamo il perché.

Le bevande energetiche, o energy drinks, sono bevande prevalentemente a base di zuccheri e altre sostanze stimolanti, come caffeina e taurina, utilizzate soprattutto per combattere l’affaticamento.

La Lipvitan DTM, lanciata in Giappone nel 1960 dalla Taisho Pharmaceuticals, è considerata la prima bevanda energetica messa in commercio. In Europa, la diffusione degli energy drink ebbe inizio con la Red BullTM, una bevanda energetica contenente taurina, prodotta nel 1987 in Austria, e diventata popolare in tutto il mondo, tanto che il suo successo commerciale ha portato alla nascita di innumerevoli bevande simili nel mercato mondiale.

Perché sono così amate?

I motivi che spingono i giovani a consumare queste bevande sono principalmente legati all’effetto stimolante indotto e alla convinzione che aumentino la performance fisica e che diminuiscano la sensazione di fatica. Inoltre, il marketing, il design del brand, le pubblicità che ricorrono alle figure di celebrità note, risultano molto accattivanti ed attraenti per il mondo dei giovani.

Ci possono essere reazioni avverse a seguito del loro consumo?

La gamma di reazioni avverse che interessano i giovani è piuttosto ampia e in alcuni casi preoccupante, considerando che spazia dall’avere lievi disturbi del sonno a reazioni molto più gravi. Le reazioni avverse si possono manifestare inizialmente assumendo più di 200 mg di caffeina, equivalenti a 2-3 tazzine di caffè, e diventano progressivamente più severe all’aumento della dose consumata, soprattutto quando questa supera i 400 mg di caffeina (corrispondenti a 4-5 tazzine di caffè).
Gli effetti sfavorevoli minori includono insonnia, agitazione, cambiamenti d’umore, mal di stomaco e di testa, mentre un eccessivo consumo di caffeina può provocare problemi cardiovascolari, come palpitazioni e tachicardia oltre a patologie del fegato e dei reni.

In un’indagine svolta sulla popolazione italiana del sud Italia è stato dimostrato che solo il 13% dei ragazzi intervistati (15-19 anni) era consapevole che bere energy drinks era come bere caffè, mentre per la maggior parte del gruppo (56,9%) era equivalente a bere bevande gassate o bevande per la reintegrazione dello sportivo.

La situazione è aggravata dal fatto che, spesso, gli energy drink vengono consumati insieme a bevande alcoliche e una recente metanalisi ha rivelato che questo abbinamento stimola maggiormente l’introduzione complessiva di alcol.

 C’è un limite per il consumo di energy drink?

Considerando le potenziali reazioni avverse associate al consumo di energy drinks è importante che il consumo di queste bevande venga limitato, soprattutto per i più giovani, e che non vengano consumate in associazione ad altre bevande alcoliche. Sarebbe inoltre necessario aumentare gli standard normativi di vendita delle bevande energetiche, in particolare per i più giovani, oltre a promuovere una corretta informazione e educazione sul consumo di queste bevande.

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Redatto da: Rossella Dodi
Biologa nutrizionista
Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali
Università Cattolica del Sacro Cuore

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