Di questi tempi può sembrare strano, ma le lo scopo delle zucche è quello di venire mangiate, invece l’essere scolpite in vario modo è usanza relativamente recente, almeno dalle nostre parti. In Italia, sono infatti fioriti, oltre che i fiori di zucca, molti modi per cucinare questo tondeggiante ortaggio.
Ricette che risalgono molto indietro nel tempo, perché se le belle zucche tonde sono un frutto del viaggio di Colombo, i nostri antenati Romani già conoscevano e mangiavano altre zucche, un po’ oblunghe e appartenenti al genere botanico Lagenaria, famiglia delle Cucurbitacee, che include anche il genere Cucurbita, ossia quello delle zucche arrivateci da Oltreoceano.
Ma cosa ci trova dentro chi si mangia una zucca ? Innanzitutto acqua (più del 90%), seguita da zuccheri (2.5 %) e amido (1.0%) e un po’ di proteine (poco più dellì1%). Con questa composizione la zucca non è certo un alimento iper-calorico, contiene infatti solo 19 kcal per 100 grammi. Come si può intuire osservandone il colore, la zucca è una fonte di β-carotene, la pro-vitamina A. Mangiare 100 grammi di questa Cucurbitacea permette di coprire il fabbisogno in vitamina A di una persona adulta.
La zucca può essere mangiata tal quale, al forno o lessata e poi condita, oppure può accompagnare il riso o la pasta in preparazioni più fantasiose.
I semi di zucca hanno invece una densità energetica maggiore (574 kcal/100 g), esito di un tenore lipidico che arriva quasi alla metà del peso (49 %) ed uno proteico che sfiora il 30%.
Grazie anche all’alto contenuto in grasso, i semi di zucca sono ottime fonti di acido linoleico (il capo-stipite degli essenziali acidi grassi omega-3) e di acido oleico. Sono quindi molto utili per vegani e vegetariani, i quali possono così introdurre acidi grassi omega-3 senza mangiare pesce. Occorre però fare attenzione all’elevato contenuto calorico dei semi di zucca, almeno quattro volte superiore a quello del pesce.
La vitamina più abbondante è la niacina (quella che previene la pellagra), mentre i minerali più presenti sono: ferro (essenziali per prevenire l’anemia), zinco, magnesio, fosforo (entrambi importanti costituenti di ossa e denti) e potassio.
Non molto presenti nelle diete italiane, i semi di zucca sono più diffusi negli States, ma sia di qua che di là dell’oceano si mangiano dopo averli arrostiti.
Per saperne di più:
www.bda-ieo.it (un’ottima banca dati sulla composizione degli alimenti italiani.)
Redatto da:
Filippo Rossi
Ricercatore Nutrizione Umana
Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali
Università Cattolica del Sacro Cuore
Piacenza