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Fragole: un concentrato di salute

È il primo frutto che raccogliamo dopo la fine dell’inverno e il suo dolce sapore annuncia l’arrivo della primavera, più di tutte le rondini messe assieme. Tutto nella fragola è gradevole, a partire dal suo colore, proseguendo per la sua forma armonica e, soprattutto, per il suo gusto delicato.

Chi va per boschi trova l’omonima fragolina, di piccole dimensioni ma di grande gusto e che da secoli allieta il nostro palato, mentre chi si aggira nei banchi dell’orto-frutta trova la fragola comune, frutto di un’attenta opera di miglioramento genetico iniziata nel XVIII° secolo. A voler essere pignoli, oltre che botanici, occorre dire che ciò che noi mangiamo non è il vero frutto della fragola. Quest’ultimo è infatti rappresentato dai “semini” gialli che sono sulla superficie della fragola, mentre la polpa che noi mangiamo non è altro che l’ingrossamento del ricettacolo del fiore.

Il fatto di poter essere coltivate anche in serra, oltre che in pieno campo, ha reso le fragole popolari in diverse parti del mondo, dove sono apprezzate come frutti a sé stanti, ma anche come ingredienti di torte e gelati.

Cosa c’è in una fragola?

L’acqua rappresenta il 90% del peso di una fragola, mentre gli zuccheri sono tra il 5 e il 6 % e la fibra l’1.6%. Presenti in piccole quantità anche le proteine (0.9%) e i lipidi (0.3%). Ma la parte nutrizionalmente più importante delle fragole è la vitamina C, il cui contenuto per 100 grammi di prodotto (54 mg) (fonte: Banca Dati Alimenti Istituto Europeo di Oncologia) rappresenta dal 50 al 60% del fabbisogno giornaliero di un adulto (fonte: Livelli di assunzione di riferimento di Nutrienti ed energia, 5° edizione, Società Italiana di Nutrizione Umana).

Una porzione da 100 grammi di fragole copre tra il 10 e 15% del fabbisogno giornaliero in manganese, minerale essenziale per la formazione delle ossa. Il colore rosso delle fragole deriva dagli antociani, molecole dotate di interessanti proprietà anti-ossidanti.

Le fragole sono buone, ma alcune persone possono risultare particolarmente sensibili e non sono di conseguenza consigliate.

Per saperne di più

  • Istituto Europeo di Oncologia, Banca Dati di composizione degli alimenti. bda.ieo.it
  • Società Italiana di Nutrizione Umana. Livelli di assunzione di riferimento di Nutrienti ed energia. https://sinu.it/larn/

Redatto da:

Rossi Filippo
Ricercatore in Nutrizione Umana
Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali
Università Cattolica del Sacro Cuore
Piacenza

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